Come scrivere un curriculum efficace: 3 cose da fare e da non fare

come scrivere un curriculum efficace

Scrivere un curriculum efficace spesso può sembrare un’impresa ardua.

La verità è che farlo da zero richiede sì molto tempo e concentrazione, ma è anche vero che, una volta identificati alcuni principi di base, la sua realizzazione sarà molto più semplice.

In quest’articolo sveleremo dei preziosi consigli su come scrivere un curriculum perfetto e su cosa è assolutamente sconsigliato fare, in modo che il CV non venga immediatamente cestinato dagli addetti al personale durante la fase del processo di selezione.

Indice dei contenuti

  • 3 cose da fare per scrivere un curriculum perfetto
    • Concentrarsi sul layout
    • Mettere in risalto le proprie esperienze
    • Adottare il curriculum alla posizione per cui ci si candida
  • 3 cose da non fare quando si scrive un curriculum vitae
    • Omettere la lettera di presentazione
    • Mentire
    • Errori Grammaticali
  • Conclusioni

3 cose da fare per scrivere un curriculum perfetto

1. Concentrarsi sul layout

Uno degli aspetti fondamentali per scrivere un curriculum perfetto è impostarlo in modo corretto.

Per questo è importante concentrarsi sulla formattazione, sullo stile e sul layout.

E’ espressamente consigliato scegliere un layout pulito, chiaro, ordinato, con sezioni ben separate al suo interno, in cui tutte le informazioni siano facilmente fruibili.

Blocchi, grassetti, font altamente leggibili, liste, grafici possono venire in aiuto nella strutturazione della pagina.

Dare inoltre una impronta propria attraverso uno stile personalizzato può contribuire a trasmettere anche un po’ della propria personalità e creatività, il che è molto apprezzato dai selezionatori.

2. Mettere in risalto le proprie esperienze

Tra i primi elementi presi in considerazione dai recruiter vi sono le esperienze lavorative ed i percorsi formativi.

Essenziale sarà quindi porli in primo piano all’interno del curriculum, inserendo le informazioni fondamentali relative ad ogni esperienza.

Per quanto riguarda le esperienze lavorative, oltre al ruolo ricoperto, vanno inseriti altri elementi come:

  • Il nome dell’azienda
  • Le date di inizio e fine di collaborazione con la suddetta
  • Le mansioni principali
  • Le responsabilità ricoperte
  • Gli obiettivi raggiunti
  • Le competenze maturate durante il percorso

Per quanto riguarda il percorso di studi invece, vanno inseriti:

  • Titolo di Studio
  • Scuola e Università frequentate
  • Esperienze formative all’estero (se ci sono state)
  • Voto di laurea

Preziosi sono anche i corsi di formazione eventualmente seguiti (anche se brevi), soprattutto se sono allineati con la posizione lavorativa per cui ci si candida.

L’ordine di inserimento delle competenze dev’essere cronologico.

Si parte dalle esperienze più recenti andando poi a ritroso.

Meglio non dilungarsi troppo nell’elenco delle esperienze.

Il curriculum deve avere la lunghezza di 1-3 pagine massimo, altrimenti risulterà confusionario e potenzialmente cestinabile.

Quali esperienze inserire se non si è mai lavorato?

Nel caso non si abbiano esperienze lavorative da scrivere nel curriculum, è possibile inserire, oltre ai percorsi formativi, le competenze trasversali.

Questo particolare tipo di competenze determinano le modalità attraverso cui una persona si relazione all’interno di un contesto sociale o lavorativo. Afferiscono alla sfera personale dell’individuo e possono spaziare dalla capacità di gestire lo stress al problem solving.

Essenziale in questo caso è chiarire ai recruiter il contesto all’interno del quale queste competenze si sono sviluppate, come ad esempio un progetto universitario o un’esperienza di volontariato.

3. Adattare il curriculum alla posizione per cui ci si candida

Uno degli errori che spesso si commettono è compilare il curriculum senza prendere in considerazione il vero obiettivo per cui lo si sta inviando, ossia ottenere un posto di lavoro.

E’ importante ricordare che una delle cose da fare quando si compila un curriculum è orientare la sua scrittura alla posizione per cui si concorre.

Per farlo è necessario innanzitutto comprendere quali sono le esperienze lavorative e le competenze da mettere in risalto.

Se ad esempio ci si candida per una posizione da SEM Specialist, inserire una competenza (anche minima) maturata in SEO aggiunge grande valore al proprio CV rispetto ad un’altra non in linea ma per cui si è più skillati.

3 cose da non fare quando si scrive un curriculum vitae

1. Omettere la lettera di presentazione

lettera di presentazione per curriculum

La lettera di presentazione è il primo reale contatto che avviene tra il recruiter ed il candidato.

Se il recruiter sarà soddisfatto della lettera di presentazione, passerà a consultare anche il curriculum vitae.

Per questo è di fondamentale importanza scrivere ed allegare una lettera di presentazione che dimostri non solo competenze e professionalità, ma anche voglia e motivazione di ottenere l’occupazione per cui si concorre.

2. Mentire

Molto spesso si tende a “gonfiare” il proprio curriculum pur di ottenere un posto di lavoro.

La verità è che questa pratica non ha mai funzionato allo scopo.

Ad un recruiter esperto bastano anche 5 minuti di colloquio per accorgersi di una falsa competenza.

Per questo quando si scrive un curriculum la sincerità è alla base di tutto.

3. Errori Grammaticali

E’ importante essere certi che non vi siano errori grammaticali all’interno del curriculum.

E’ uno dei primi aspetti che verrà notato dai recruiter ed uno dei primi per cui il curriculum verrà scartato.

Il consiglio quindi è quello di rivederlo più e più volte, facendosi aiutare anche da qualche conoscente per identificare eventuali refusi.

Conclusioni

Saper scrivere un curriculum è uno dei primi step per entrare nel mondo lavorativo e realizzare le proprie aspirazioni.

Ma prima di farlo è importante possedere anche i giusti software che ti consentano di aumentare le tue competenze per imbastire un curriculum efficace e soprattutto basato su una solida formazione.

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